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GivingTuesday: Una chiacchierata con Asha Curran

Scritto da Il Team di iRaiser | 17-nov-2023 12.11.29

La sua ispirazione e i suoi consigli pratici per aiutare la tua organizzazione non profit a trarre il massimo dal GivingTuesday.

Il GivingTuesday è stato creato nel 2012 da un’idea semplice: un giorno che incoraggi le persone a fare del bene. È una organizzazione non profit indipendente e un movimento globale che ispira centinaia di milioni di persone a donare, collaborare e celebrare la generosità. Oggi più di 300 leader globali da oltre 75 Paesi guidano il movimento raccogliendo milioni con incredibili atti di gentilezza.

In questo articolo, parliamo con Asha Curran, CEO e fondatrice del movimento, che condivide con noi l’ispirazione dietro al GivingTuesday, dei consigli pratici per aiutarti a ottenere il massimo da questo movimento e cosa c’è in serbo per il futuro.

 

1. Ti ricordi il momento in cui hai deciso di fondare il movimento globale GivingTuesday? Che cosa ti ha motivato e spinto a crearlo?

GivingTuesday è stata un’idea che Henry Timms ha avuto circa 10 anni fa, quando lavoravamo insieme a 92nd Street Y. 92Y è una organizzazione non profit e centro sociale, e al tempo sperimentavamo molto con il Digital e i social media per poter raggiungere più comunità, giocando sull’idea di cosa una comunità significasse in un mondo interconnesso.

E il GivingTuesday era una di queste idee, anche se non immaginavamo che sarebbe diventato un fenomeno mondiale.

 

2. Il GivingTuesday inizialmente era un fenomeno statunitense, pensato come un giorno di “dono” dopo il Ringraziamento e il Black Friday (due tradizioni prettamente americane). Ora il fenomeno è diffuso in oltre 75 Paesi. Questi secondo te hanno degli approcci diversi?

GivingTuesday è davvero un movimento globale, e ogni Paese che partecipa (i più recenti sono la Grecia, il Nepal e il Sud Sudan) ne prende l’idea e la rende propria. Ogni Paese ha completa autonomia e può adattare il movimento in modo unico e creativo alla propria cultura, popolazione e obiettivi; ma ognuno è unito dalla visione globale di un mondo più generoso. 

I leader condividono insegnamenti e idee ogni giorno dell’anno. È un equilibrio bellissimo tra indipendenza e interconnessione. E una testimonianza del fatto che la generosità è davvero un valore universale.

 

3. Potresti condividere con noi un esempio di campagna che ha avuto per te grande rilevanza durante il GivingTuesday?

Le campagne di gruppo, creative o quelle più inaspettate sono sicuramente le mie preferite. Di recente abbiamo scoperto una campagna lanciata da un rifugio per animali in Canada che raccoglie ciabatte e calze per un ricovero locale, decidendo così intenzionalmente di non raccogliere fondi per la propria organizzazione. Poi, ovviamente, mi piace quando le organizzazioni non profit superano i propri obiettivi.

E sono anche molto emozionata per il GivingTuesdaySpark, la nostra community globale di giovani attivi tutto l’anno nella gestione di progetti di “generosità”.

 

4. Quale consiglio daresti alle organizzazioni non profit che non hanno mai partecipato al GivingTuesday, per poter entrare a far parte del movimento?

Consiglierei di visitare il nostro sito e di utilizzare tutti gli strumenti, le risorse e i case studies. Ma soprattutto di darsi tanto tempo per organizzare.

Usate l’opportunità per essere creativi e per provare qualcosa di nuovo – GivingTuesday è una piattaforma per l’innovazione! Date alle persone più di un modo per impegnarsi con la vostra missione.

Anche se il vostro obiettivo è la raccolta fondi, offrite diversi punti di ingresso: ringraziate i vostri donatori; chiedete loro di condividere le proprie storie; fissate un obiettivo audace; documentate tutto e condividete gli insegnamenti in seguito.

 

5. Pensi che le organizzazioni dovrebbero partecipare a questo movimento solo per la raccolta fondi o ci sono altre opportunità di cui potrebbero beneficiare?

Il GivingTuesday non è un giorno di raccolta fondi. È un movimento di generosità. Le persone vi prendono parte in innumerevoli modi, e chiedere soldi o dare soldi sono solo due di questi modi. Le persone cucinano per i propri centri comunitari locali. Si riuniscono in gruppi per scrivere lettere d’amore alla propria città sui marciapiedi o rastrellano i giardini dei vicini. Riverniciano e ristrutturano scuole, case di cura e interi isolati.

Il GivingTuesday riguarda il riconoscimento della nostra umanità condivisa e di quanto sia importante che ci prendiamo cura gli uni degli altri; ci sono infiniti modi per farlo. Si tratta della comunità e della bellezza di agire collettivamente.

 

6. Quali sono alcuni degli insegnamenti chiave che le organizzazioni dovrebbero trarre dal GivingTuesday? Pensi che il movimento abbia cambiato il modo in cui le persone donano?

Penso che sia parte di una più grande ondata di democratizzazione del dono, qualcosa di meraviglioso. Chiunque può essere un filantropo, e sempre più persone ne stanno prendendo atto.

Le persone donano quando qualcosa le commuove o le coinvolge, e doneranno a molte cause diverse e in molti modi diversi. Il nostro messaggio chiave alle organizzazioni quest’anno è: non tiratevi indietro! Raccontate la vostra storia e fatevi valere. La gente vuole donare: date loro questa opportunità.

Inoltre GivingTuesday è sproporzionatamente popolare tra i giovani, e anche questo da tenere a mente.

 

7. Siete stati in grado di misurare l’impatto del GivingTuesday in termini di importo raccolto? Se sì, di che cifre parliamo e come lo misurate?

L’anno scorso, nel 2020, sono stati donati quasi 2,5 miliardi di dollari durante il GivingTuesday, solo negli Stati Uniti. Riusciamo a misurare questo impatto grazie alla collaborazione con molte piattaforme di donazione e di pagamento che condividono con noi questi dati. Ma più dell’ammontare delle donazioni, abbiamo capito le tendenze di donazione.

Nel 2020, altri 500 milioni di dollari sono stati donati durante il GivingTuesdayNow, una giornata organizzata a maggio con la nostra community globale in reazione alla pandemia.

 

8. Quali sono i tuoi piani per il futuro del GivingTuesday?

In futuro ci concentreremo su tre cose: 

  • La prima è la leadership. I leader della nostra rete globale, sia che guidino un intero Paese, una piccola città, un consorzio di organizzazioni, o un progetto a livello locale, condividono caratteristiche di leadership straordinarie. Sono focalizzati sulla squadra, sono innovativi e naturalmente collaborativi. E noi siamo impegnati a fornire delle opportunità per promuovere i loro viaggi come leader del settore sociale del 21° secolo. 
  • In secondo luogo, siamo concentrati sulla nostra espansione globale: non vogliamo semplicemente raggiungere altri Paesi, ma vorremmo approfondire e ampliare l’impatto nei Paesi che già partecipano al GivingTuesday. Avremo anche un’attenzione particolare per i nostri partner nel sud del mondo. 
  • E terzo, continueremo a concentrarci sulla costruzione del primo Data Commons globale del settore sociale, in modo da poter lavorare tutti insieme per ispirare più generosità.

 

Vuoi saperne di più? Leggi i 5 consigli di iRaiser per raccogliere di più durante il Giving Tuesday.